lunedì 9 novembre 2009

Specialità dolciarie di Sardegna

Sabato 7 novembre, partecipatissima serata al Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella per i “Sapori di Sardegna”, l’appuntamento mensile durante il quale vengono presentate alcune varianti delle innumerevoli specialità dolciarie della grande Isola.

Artefice della serata è stata Sebastiana Nurra Deiana che ha proposto "Sos papassinos puttumajoresos", dolci tipici della tradizione isolana, preparati in occasione della ricorrenza dei morti.


La Festa, diffusa in un territorio assai vasto che comprende l’Europa, l’Asia Minore e l’Asia Centrale, è ancora attiva e ricca di significati che rimandano alla “speranza della resurrezione” attraverso l’osservazione della ciclicità delle stagioni.


Nella torma di bambini e di ragazzi che questuano i papassinos, cantando versi beneaugurali, è stata riconosciuta una raffigurazione delle schiere dei “morti che ritornano a portare messaggi di speranza”: segni di rinascita leggibili nei mille “diavolini”, i granelli di zucchero colorato che decorano la candida glassa dei papassinos; forma di losanga ed elementi cromatici che sembrerebbero rinviare alle tombe e al loro “rifiorire”.


Maggiori notizie nel sito: www.sunuraghe.it


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giovedì 5 novembre 2009

Windsurf: da Palau nuove leve

Buoni i risultati della nuova squadra agonistica di windsurfisti di Palau in trasferta a Bosa per la fase finale del Campionato zonale sardo

Dopo anni in cui Palau e Porto Pollo rappresentano spot privilegiati
per il windsurf europeo, oggi anche Palau può contare di una squadra
agonistica di giovanissimi, che comincia a raccogliere i primi
successi. In occasione dell'ultima tappa del Campionato Zonale sardo
la squadra è stata rappresentata da ben 15 giovanissimi atleti, di cui
otto under 12 (kids), sei under 17 e uno under 15, che hanno disputato
sulle tavole "One Design Techno 293" tre prove finali. Tra i più
giovani il podio è stato rappresentato da ben due portacolori dello
Sporting Club Sardinia: vittoria per Marco Cuccu e terzo posto per la
new entry Marco Scetti; quarto Matteo Pala e tra le ragazze secondo e
terzo posto conquistato rispettivamente da Laura Malu e Clio Cludoni.
Ottimo secondo posto- a pari punti con il primo. per Riccardo Carrus e
quinto per Roberta Piras. Ma al di là dei pur ottimi risultati,
sicuramente confortanti e di stimolo per proseguire con ancor più
entusiasmo, è importante far notare che questa squadra agonistica ha
iniziato un percorso prima didattico e ora agonistico, grazie
all'impegno di un gruppetto di ragazzi di Palau e delle rispettive
famiglie, che insieme ad uno staff tecnico qualificato rappresentato
da Francesca Alvisa, Augusto Rosso-Chioso, Passoni e Valentino Ruggiu,
ha creduto nella validità del progetto proposto dallo Sporting Club
Sardinia di Porto Pollo sostenuto fin dalle prime fasi dal Comune di
Palau. Un progetto sostenuto anche grazie alla partecipazione di "Fai
Ferri Arredamenti, AD paving, Sardegna GPL e all'impegno
dell'Amministrazione comunale, che insieme a tutti gli addetti ai
lavori è riuscito a far decollare un'attività così importante per i
giovani palauesi. Tra i risultati nazionali ricordiamo il terzo posto
di Jay Cudoni, terzo alla Coppa Primavela dello scorso settembre,
evento clou per l'attivitàdei giovanissimi.

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martedì 3 novembre 2009

Uberto Bonetti Futurista- Viaggio in Sardegna

L'istituto Superiore Etnografico della Sardegna comunica che la mostra “Uberto Bonetti Futurista - Viaggio in Sardegna”, allestita a Nuoro nei locali del Centro Polifunzionale in via Roma, resterà aperta fino al 15 novembre 2009 con il seguente orario: tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Ingresso gratuito

LA MOSTRA

La mostra trae origine dalla donazione all’Istituto Superiore Regionale Etnografico di tutti i disegni e gli acquerelli inerenti alle maschere, agli abiti e ai disegni comparativi effettuata da Carlo Vanni Menichi, sociologo di Pistoia, nonché caro amico di Uberto Bonetti e della sua famiglia.

Presenta sessantasei opere, in massima parte inedite, nel centenario della nascita dell'artista (Viareggio 1909 – 1993) e del manifesto del Futurismo, realizzate in gran parte con tecnica mista, e risalenti verosimilmente al periodo tra il 1932 e il 1939.

I lavori sono per circa la metà aeroviste di città italiane - cui si deve la fama e il ruolo di Bonetti nel panorama artistico italiano - conseguenti alla sua convinta adesione ai principi de l'Aeropittura futurista formalizzati nel manifesto redatto nel 1929 da Marinetti, Balla, Prampolini, B. Cappa, Fillia, Depero, Dottori, Tato.

Su impulso di Krimer (Cristoforo Mercati), Bonetti avvia, a partire dal 1932, la produzione di un ciclo di vedute aree delle più importanti città italiane, dal nord fino al meridione, compresa la Sicilia e la Sardegna, delle città fondate dal regime fascista, e di alcune delle località turistiche più alla moda (Cortina, Capri, l’Abetone e ovviamente le città della Versilia).

In mostra si hanno sedici lavori riguardanti la Sardegna, in particolare Nuoro con cinque vedute - tra le quali si segnala la tavola con in primo piano il bel palazzo delle Poste disegnato da Angiolo Mazzoni, prestigioso esponente dell’architettura futurista - Cagliari e Mussolinia (Arborea) con tre vedute e poi Orgosolo, Arbatax, Golfo Aranci, la cascatella de S’ispendula.

Altre quattordici opere attengono a vedute aeree e a sintesi delle emergenze architettoniche di diverse città della penisola, da Pistoia a Roma, da Pisa a Bolzano, Grosseto e altre.

Oltre alle vedute di città, che riguardano la tipologia tematica più conosciuta e apprezzata della produzione di Bonetti, la mostra espone diciotto disegni a matita e acquerelli di maschere di Mamuthones e di Boes e loro elaborazioni, ai quali si attribuisce la datazione del 1936, anno del viaggio di Bonetti nell’isola - cui fa riferimento il titolo della mostra – insieme a Thayaht (pseudonimo di Ernesto Michahelles, inventore, della tuta, artista poliedrico, pittore, scultore grafico, sperimentatore…). Di Thayaht è peraltro presente in mostra una caricatura eseguita da Bonetti (un’altra caricatura riguarda Italo Balbo).

Se si tiene conto che l’unica immagine sulle maschere barbaricine antecedente al 1951 è la fotografia delle maschere facciali pubblicata nel 1935 su Arte Sarda di G. U. Arata e G. Biasi, questi disegni costituiscono la prima documentazione iconografica delle maschere di Mamoiada e di Ottana. Essi rappresentano per la Sardegna un documento di straordinario interesse storico – etnografico. Nel contempo confermano come Bonetti, diventato famoso nel 1931 con l’invenzione della maschera del Burlamacco, assurta di seguito a simbolo stesso di Viareggio, avesse conservato per il mondo delle maschere e del carnevale l’interesse manifestato da giovanissimo. Un interesse che avrebbe coltivato anche negli anni successivi con i suoi studi sulla commedia dell’arte

Un’altra sezione espone otto bozzetti di abiti maschili ispirati all’abbigliamento della Barbagia. I disegni, alcuni dei quali denominati dallo stesso Bonetti, “Abito sardo, Nuoro”, “Abito sardo da festa” non presentano ragas, giubbetti e larghi calzoni bianchi ma, coerentemente all’esaltazione della modernità e della praticità proclamata dal Futurismo - i suoi massimi esponenti si interessarono fortemente alla moda e all’abbigliamento - comode giacche e giacconi, su calzoni a tubo. Della tradizione sembrano salvarsi alcuni elementi connotati proprio da praticità: il cappottino con cappuccio e la cintura portamoneta.

In occasione della mostra, dai modelli offerti da questi bozzetti sono stati realizzati degli abiti che accompagnano l’esposizione.Visualizza video della Sardegna!

La mostra comprende anche quattro disegni a matita di copricapi e acconciature femminili e un quinto di copricapi maschili, relativi alla Sardegna, alla Corsica e all’Albania, con evidenti funzioni comparative. Infine, tre disegni riproducono studi per ricami di carattere floreale. Questi bozzetti sono probabilmente successivi a quelli della serie delle maschere e degli abiti.

Paolo Piquereddu

Uberto Bonetti Futurista

Viaggio in Sardegna

Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna

in collaborazione con il Comune di Nuoro

Nuoro Centro Polifunzionale, Via Roma

orario: tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19

Ingresso gratuito

sabato 24 ottobre 2009

Seconda giornata del Coast Day 2009 Sardegna

Conoscere, vivere e rispettare le coste sarde: con questo invito si è aperto stamane (sabato 24) a Cagliari il Coast Day 2009, appuntamento internazionale dedicato ai temi della tutela e della valorizzazione dei litorali marini e che in Sardegna “approda” per il terzo anno consecutivo su iniziativa dell'agenzia regionale Conservatoria delle Coste.

Oggi e domani (sabato 24 e domenica 25) il Terminal Crociere sul Molo Ichnusa del porto cagliaritano è il teatro di una intensa due giorni di incontri, convegni, laboratori didattici, eventi culturali e di spettacolo. Ma il Coast Day abbraccia anche altri centri dell'isola e località costiere con una serie di visite guidate, passeggiate naturalistiche, mostre fotografiche, iniziative di educazione ambientale, regate e altri momenti di sport, in programma ad Alghero, Asinara, Bari Sardo, Baunei, Buggerru, Chia, Perdasdefogu, Porto Conte, Quartu, Sant'Antioco, Urzulei, Villasimius. (cerca offerte in Sardegna)

Domattina (domenica 25) la seconda giornata al Terminal Crociere si apre alle 10. “Dai nuraghi alle torri spagnole: il sistema difensivo della Sardegna” è il titolo (e il tema) del dibattito che il giornalista Vito Biolchini e l’attore Elio Turno Arthemalle conducono con lo scrittore Massimo Rassu (ingegnere civile e autore di diversi saggi su torri e fortificazioni storiche a presidio le coste isolane) e con il professor Giovanni Ugas, docente di Preistoria e Protostoria all'Università di Cagliari.
Due convegni caratterizzano la mattinata. Nel primo - ore 11 - attenzione puntata sul Protocollo d'Intesa recentemente firmato tra Anci e Conservatoria delle Coste, uno strumento che rafforzerà la già intensa collaborazione nella tutela delle coste tra l'agenzia regionale e i vari centri costieri della Sardegna. Prevista la partecipazione dei Comuni presenti al Coast Day (Cagliari, Quartu Sant'Elena, Badesi, Alghero, Modolo, Bosa, Buggerru, Urzulei, San Vero Milis, Carbonia) e del Consorzio Costiera Sulcitana (Pula, Sarroch, Teulada, Capoterra, Villa San Pietro e Domus de Maria).
Il secondo incontro – in scaletta per mezzogiorno è dedicato invece alle "Strategie per la gestione delle aree marine protette e dei parchi costieri della Sardegna". Investiti dell'alta missione di primi custodi della conservazione dell'ambiente, AMP e parchi sono chiamati a un eccezionale sforzo gestionale per assolvere pienamente questo compito. Metteranno a confronto le loro esperienze su questo tema Augusto Navone (direttore direttore dell'Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo), Bruno Paliaga (direttore dell'Area Marina Protetta Penisola del Sinis Isola di Mal di Ventre), Alessia Atzeni (responsabile del servizio Fauna del Parco Regionale di Molentargius) e Salvatore Sanna (sindaco di Villasimius, per l'A.M.P. di Carbonara).
A mezzogiorno e mezza, altro appuntamento letterario con un autore sardo: presentato dall'operatore culturale Dario Cosseddu, il poeta Alberto Masala legge pagine di “Alfabeto di strade (e altre vite)”, la sua recente raccolta pubblicata dall’editore Il Maestrale e finalista all’ultimo Premio Dessì nella sezione poesia.

Ancora domani (domenica) si possono ammirare le tele realizzate con il bisso da Chiara Vigo, considerata l'ultimo Maestro della “seta del mare”, un prezioso filamento che si ricava dalla Pinna Nobilis, un grosso mollusco bivalve che vive nei fondali del Mediterraneo. Undici delle sue sessantotto opere sono esposte in una sala del Terminal Crociere. L’artista di Sant’Antioco insieme al fratello Giuseppe, illustrerà inoltre i vari passaggi della lavorazione del bisso: dalla raccolta in fondo al mare fino alle diverse fasi della filatura e della tessitura (porterà anche il suo antichissimo telaio).
Proseguono anche i laboratori per grandi e piccini. Quello curato dal Ceas Laguna di Nora che propone “Schillellé”, un pescione ideato dall'artista e designer Edoardo Malagigi e realizzato con rifiuti abbandonati sulla spiaggia. Ancora, JeanRy - ovvero Gianna Puggioni e Riri Murtas – insegnano la realizzazione di monili a base di materiali marini. Completa la serie di laboratori quello di Augustine Namatsi Okubo, operatore interculturale keniano, per la costruzione di giocattoli.
Ai bambini si rivolgono ancora le iniziative curate da Piazza Repubblica Libri. Alle 15 letture tratte da "Il drago di Tavolara" (edizioni Tiligù) affidate a Nicola Dattena e Francesco Liori, rispettivamente autore e illustratore del libro.

Alle 17, il pubblico del Coast Day avrà modo di scoprire e rivivere l’affascinante esperienza vissuta da Alberto Di Stefano e raccontata nel libro “Il giro del mondo in barcastop” (Feltrinelli): uno straordinario viaggio effettuato dall’autore intorno al mondo, passando di barca in barca e di passaggio in passaggio. Una splendida avventura che lo stesso Di Stefano – presentato dalla giornalista di Radio Press Paola Pilia - racconterà con l’ausilio di letture e di immagini.
Sarà una domenica ricca di spunti quella targata Coast Day. Per chi vuole passare una giornata a contatto con la natura, ad esempio, c'è la possibilità di visitare il sito di Is Mortorius, sulla litoranea Cagliari - Villasimius (tra le 10 e le 17), le torri di Chia (tra le 9 e le 13 e le 15 e le 18), Santa Maria Navarrese e Bari Sardo. Visite gratuite anche al Parco Regionale di Molentargius – Saline, (anche a bordo dello speciale ParcoBus) e in quello di Porto Conte, nei pressi di Alghero, per scoprire i segreti della colonia penale di Tramariglio, attualmente sede degli uffici del Parco. A Buggerru con le “guide” dell’Ente Foreste alle 10 parte l'escursione che tocca la Galleria Henry e l'incantevole Cala Domestica. A Cagliari attende invece di essere esplorata la Sella del Diavolo. Lo si può fare con la passeggiata proposta dal CREAT - Sardegna l’Isola dei Sardi: partenze alle 9, alle 9.30 e alle 10.

Buone notizie anche per chi ama gli
sport del mare: domani (domenica) è giorno di regate nelle acque di Cagliari. Dal porto alle 10 parte la veleggiata fino al Poetto organizzata da Vela Solidale e riservata alle imbarcazioni aventi a bordo bambini diversamente abili; mezzora dopo, alle 10.30 il via spetta poi alla regata organizzata dalla Federazione Italiana Vela e dallo Yacht Club di Cagliari.

Le premiazioni di questa competizione, insieme a quella delle regate di ieri ad Alghero e a Sant'Antioco (organizzate sempre dalla FIV), sono in programma alle 16 al Terminal Crociere.
Alle 18.30, invece, tocca alle premiazioni dei ragazzi che hanno partecipato all'iniziativa di Vela Solidale. Ancora nella spiaggia cagliaritana del Poetto sarà possibile cimentarsi con una lezione di prova di windsurf o di catamarano (alla prima fermata, mattina e sera a cura del Windsurfing Club) o approcciare il surf da onda (con il gruppo Wipeout al Twist, a partire dalle 11).
Col Coast Day si conclude anche la Round Sardinia Race 2009, l'avventuroso giro della Sardegna senza scalo ideato da Andrea Mura, il velista cagliariano indimenticato randista del Moro di Venezia nell'America's Cup del 2000.

Anche domani lo spazio del Terminal Crociere ospita (dalle 11 alle 19) le proiezioni dei diciotto video e le centodieci fotografie che hanno partecipato alla seconda edizione di “Visioni sulla costa”, il concorso di immagini sulla Sardegna organizzato dalla Conservatoria delle Coste della Sardegna in collaborazione con l’Associazione Culturale Cagliari in Cortometraggio e con il portale Cinemecum.it. I premi (mille euro per il primo classificato nella sezione video, 500 per il secondo e 200 per il terzo; 500 euro per il primo, 200 per il secondo e 100 per il terzo nella sezione fotografia) verranno consegnati ai vincitori alle 19, in quello che sarà l'appuntamento di chiusura del Coast Day 2009.

domenica 11 ottobre 2009

“Accabadora”, il tabù della morte attraverso il filtro del mito

Biella - Venerdì 16 ottobre, alle ore 21, nelle sale del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella, Piero Pinna presenterà il libro “Accabadora” di Michela Murgia. Un’occasione per conoscere alcuni aspetti della nostra Isola attraverso l’opera della giovane scrittrice che recentemente ha ricevuto a Villacidro il 1° Premio Nazionale “Giuseppe Dessì” per la Letteratura.

Nel sapere popolare, ancor più che nell’immaginario, sa femina accabadora è la donna chiamata a porre fine alle sofferenze dei malati terminali; tema attualissimo che ha appassionato le cronache recenti su argomenti antichi quali l’eutanasia, che verrà presentato, attraverso il filtro del mito, in un universo fantasioso/fantastico, tra realtà e leggenda popolare.

Prima che la struttura archetipa dell’iniziazione alla morte di cui ci parla il dottor Carl Gustav Jung ne “L’uomo e i suoi simboli” venisse studiata attraverso l’analisi dei sogni, nel mondo della tradizione erano ben presenti strategie atte a chiudere l’esperienza della vita, esprimendo personaggi come “s’accabadora” per mettere fine ad inutili sofferenze.

Nei racconti popolari sardi, alcune vicende si incernierano sul ruolo di vecchi, la vechiaia e la sua conclusione drammatica giù dalla rupe, di s’istrampu, il precipizio, uno dei tanti presenti in Sardegna, da cui lasciarsi cadere assistiti dal primogenito in una sorta di parricidio, scongiurato all’ultimo momento nelle mitigate più recenti versioni.

A tutti noi, uomini e donne che viviamo il tempo della postmodernità che sancisce i diritti dei viventi, primo fra tutti, degli umani, fa orrore il pensiero della morte, ancor più quello della morte comminata.

Nel disincantato universo del presente, la morte è uno dei tabù non ancora infranto. Francescanamente, di “Sorella Morte”, unica certezza della vita, non si parla affatto.
Eppure, proprio con l’affacciarsi alla vita, inizia il conto alla rovescia che ha dato origine a diverse elaborazioni e correnti di pensiero.

Secondo Lucio Anneo Seneca, un pensatore dei primi anni della nostra era, la morte procurata attraverso suicidio non solo sarebbe lecita ma addirittura “doverosa” specie “quando l’uomo non è più libero o quando non può più applicare la virtù”.

Sono molto noti i brevi racconti raccolti nelle Epistulae morales ad Lucilium, le “Lettere a Lucilio”, in particolare la numero 70, relativa ad alcune considerazioni sul suicidio: “La vita, come sai, non sempre merita di essere conservata - afferma Seneca - Non è un bene vivere, ma il vivere bene. Perciò il sapiente vivrà tutto il tempo che ha il dovere di vivere, non tutto il tempo che può vivere. Vedrà lui dove dovrà vivere, in quale società, in quali condizioni e in quali attività. Egli pensa sempre quale sarà la vita, non quanto debba durare. Se gli si presentano molte disgrazie che turbano la sua serenità, dà l’addio alla vita. E non lo fa solo nell’estrema necessità” […] L’importante non è morire più presto o più tardi, ma morire bene o male. Ora, morire bene significa sfuggire al pericolo di vivere male”.

Sullo sfondo di queste argomentazioni si intravede la bellicosa Sparta del IV secolo a.C, la sua rupe Tarpea, alle pendici del Monte Taigeto, dalla quale si gettavano i nati deformi per evitare a loro e ai congiunti un’esistenza infelice.

L’irrompere sulla scena della storia del pensiero cristiano ha scalzato via via antiche pratiche e sostituito nuovi valori incardinati sulla centralità della vita, sempre e comunque.
La presentazione del libro “Accabadora” ci ri-porterà in un universo altro, quello da cui ci giunge la lontana eco della fine della vita.

Michela Murgia
La giovane scrittrice, nata a Cabras nel 1972, ha pubblicato nel 1976 il suo primo libro: “Il mondo deve sapere”, nel 2008; “Viaggio in Sardegna, undici percorsi nell’Isola che non si vede”, nel 2009; “Accabadora”, nel 2009, con il quale ha vinto il 1° Premio Nazionale “Giuseppe Dessì” per la Letteratura.
Il libro parla di un mondo antico fatto di regole non scritte, ma ferree; di usanze tramandate; di patti tacitamente condivisi che regolano la vita della comunità.
Viene messa in rilievo la condizione de “i fillus de anima”, ovvero i bambini adottati attraverso un semplice accordo tra due famiglie (l’autrice stessa ha vissuto l’esperienza di aver avuto due madri), un aspetto autobiografico del racconto.
Protagonista è sa femina accabadora, figura mitica radicata nell’immaginario popolare, tramandata oralmente fin dai tempi antichi, amplificata dalla fantasia e dalla cultura orale, arricchita da riferimenti a persone e a fatti realmente accaduti.


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mercoledì 23 settembre 2009

Toccos e Repiccos – Campanari in Sardegna

Domani, giovedì 24 settembre 2009, su INFOCHANNELTV (visibile in tutta la Sardegna sul digitale terrestre) alle ore 21, andrà in onda il secondo appuntamento con la nuova trasmissione “ISRE Presenta” dedicata alla produzione cinematografica dell'Istituto Superiore Etnografico della Sardegna. In questa puntata sarà trasmesso il film “Toccos e Repiccos – Campanari in Sardegna” di Ignazio Figus, prodotto nel 2000.

“Toccos e Repiccos” documenta quanto ancora resta in Sardegna del mondo dei campanari, un mondo che non è solo di singolarità di soggetti, ma anche di comunità, luoghi, abilità tecniche, ricorrenze religiose e quotidiane ancora immersi nei tempi lunghi scanditi dal suono delle campane.

Le riprese iniziate nel 1998, sono state realizzte a Paulilatino, Barrali, Suelli, Senorbì, Lodè, Jerzu, Bonorva, Orotelli, Irgoli, Galtellì e Onifai.

Il film, stigmatizzando la nostalgia per un mondo che pur persistendo non pervade più la vita quotidiana della maggior parte dei paesi della Sardegna, ripropone anche la citazione di una di edizione del Festival dei Campanari, mostrando, in aggiunta a quanto già documentato, la maestria degli esecutori provenienti da Aritzo, Siniscola, Loculi, Dorgali, Ruinas, Abbasanta, Sedilo e Torpé.

Nitido nel racconto delle immagini quanto sobrio nei suggerimenti interpretativi, il film persegue, secondo una costante di precedenti lavori cinematografici del regista, l'ambizione di renderci la realtà che documenta secondo il peculiare punto di vista dei soggetti protagonisti.

Prossimo appuntamento, giovedi’ 1° ottobre , ancora in prima serata, con “Efis Martiri Gloriosu” di Gianfranco Cabiddu, incentrato sulla grande festa dedicata a Sant'Efisio.

Info:
Istituto Superiore Etnografico della Sardegna
Via Papandrea, 6 - 08100 Nuoro
Tel: +39 0784 242900
Fax: +39 0784 37484
isresardegna@isresardegna.org
www.isresardegna.org

INFOCHANNELTV
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venerdì 7 agosto 2009

Dopo le prime due tappe di Olbia e Alghero Claudio Baglioni sbarca ad Arbatax

Dopo le prime due tappe di Olbia e Alghero che hanno registrato il 'tutto esaurito' Claudio Baglioni sbarca domani, sabato 8 agosto, alle 21,30 nel Piazzale Rocce Rosse ad Arbatax per inaugurare la 18° edizione del Rocce Rosse Blues Festival, la manifestazione più importante dell’estate ogliastrina che anche quest’anno proporrà un cartellone straordinario di sei appuntamenti dal respiro internazionale, sino al 18 agosto. L’organizzazione annuncia che c’è ancora disponibilità di biglietti per la penultima tappa in Sardegna in Ogliastra del cantautore romano tra i più popolari d’Italia (biglietti Arbatax: Poltronissima: 35€; Poltrona 30€).

La fortunata tournèe di Baglioni nell’isola si chiuderà a Cagliari il 9 agosto all’Anfiteatro romano (organizzata da Applausi di Oristano) per la quale già da un pò è stato annunciato il sold out.

Lapertura dei cancelli ad Arbatax è prevista per le ore 20,00, contestualmente all’apertura del botteghino per la vendita dei biglietti sul posto.

Il nuovo live-show tour “Gran concerto – Q.P.G.A (Questo Piccolo Grande Amore) porta nel cuore una storia musicale di un amore che non dura tutta la vita ma la cambia per sempre, raccontata da uno dei cantautori più popolari d’Italia che hanno scritto un pezzo fondamentale della musica italiana.

Un live show innovativo e straordinario che anticipa i contenuti musicali del suo nuovo doppio cd con brani inediti che si ascolteranno per la prima volta dal vivo. Una rappresentazione nella quale, grazie ad un super-schermo ciclorama, saranno le grandi immagini a fare da commento alla musica. Immagini inedite, che cinque troupe cinematografiche stanno filmando e che consentiranno di interpretare i passaggi della storia, attraverso una serie suggestiva e incalzante di salti temporali, interazioni fantastiche tra passato e presente. L’artista romano sarà sul palco insieme a Paolo Gianolio (chitarre elettriche e acustiche, piano, cori), Roberto Pagani (piano, tastiere, fisa, chitarra acustica, sax soprano, cori), Pio Spiriti (violino, tastiere, fisa, chitarra acustica, cori), John Giblin (basso elettrico e acustico, contrabbasso) e Stefano Pisetta (batteria, percussioni elettroniche e acustiche), Pio Spiriti (violino, tastiere, fisa, chitarra acustica, cori) e l’Orchestra Roma Sinfonietta.

“Gran Concerto” sarà proprio un “Ineditour” nel corso del quale gli spettatori sono i primi ad ascoltare i brani del nuovo doppio cd di Baglioni, che uscirà dopo l'estate a completamento dell’impegnativo “quadrigetto” Q.PG.A.

E proprio uno dei nuovi brani, “In Viaggio” - interpretato nello show e che sarà ovviamente presente nel successivo album – è già in rotazione - dal 12 giugno - su tutte le radio.


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lunedì 3 agosto 2009

Mare e Miniere - Storie di tango e di passione con Amanda Sandrelli

Il viaggio di Mare e Miniere tra i luoghi di grande valore storico-archeologico e minerario tra musica, cinema, teatro, letteratura, danza, mostre, incontri enogastronomici, riprende il suo percorso intimo tra le note malinconiche delle musiche di Astor Piazzolla, la poesia di Jorge Louis Borges e le struggenti canzoni di Carlos Gardel. Nello spettacolo “Storie di tango e di passione”, domani, martedì 4 agosto a Iglesias, a Villa Pertusola, alle ore 21,30 (ingresso libero), una straordinaria Amanda Sandrelli ripercorrerà la pagine drammatiche della poetessa argentina Alfonsina, accompagnata sul palco dalle intense note della chitarra di Giampaolo Bandini e Cesare Chiacchiaretta al bandoneon. Alfonsina è stata una donna del popolo, una maestra, una ragazza-madre, una socialista. È diventata una star della poesia latino-americana, nota anche in Europa. Una donna pubblica, una femminista che si è battuta per i diritti delle donne, una donna, che ha scelto di “vivere senza balaustra e di morire nel mare”. Il tragico suicidio della poetessa ispirò la canzone "Alfonsina y el mar" di Ariel Ramìrez e Félix Luna, che fu interpretata da numerosi musicisti e cantanti di lingua spagnola. Lo spettacolo ripercorre le pagine più suggestive della poetessa affiancate da alcune tra le poesie più significative della tradizione argentina di J.L. Borges, H. Manzi, A. La Pera e molti altri. Musica e parole di grande spessore che si intrecciano sulle note sensuali del tango, tra poesia, sguardi, corteggiamento, lentezza e passione.

Il giorno dopo, nella splendida Terrazza ExBa di Buggerru lo spettacolo-reading “Venexia” di e con Massimo Carlotto, che dopo il successo di Cristiani di Allah continua a raccontare l’epopea dei pirati e dei corsari della metà del ‘500 tra avventure d’arme e d’amore della cantante veneziana Luci de Jani.

Amanda Sandrelli

Si pensa che per i “figli d’arte” sia quasi inevitabile seguire le strade già tracciate dai celebri genitori (innescando confronti a volte impietosi) ma per Amanda Sandrelli, figlia di due “icone” del cinema e della canzone d’autore come Stefania Sandrelli e Gino Paoli, la scelta di intraprendere la carriera di attrice è cominciata quasi per caso quando una sera la madre invitò a cena due amici, Massimo Troisi e Roberto Benigni, che la vollero nel loro film Non ci resta che piangere. Da allora Amanda ha fatto tanta strada ed oggi è una affermata attrice di cinema, di televisione e di teatro che non deve più temere paragoni scomodi.

Per il grande schermo Amanda Sandrelli ha interpretato, tra gli altri, Amori in corso di Giuseppe Bertolucci, Stefano Quantestorie di Maurizio Nichetti, Nirvana di Gabriele Salvatores e Ricordati di me di Gabriele Muccino. In teatro è protagonista di spettacoli come Buonanotte ai suonatori, Bruciati, Cinque, La Chunga, Gianni Ginetta e gli altri, Né in cielo, né in terra, durante le rappresen- tazioni del quale Amanda ha conosciuto il marito, l’attore di origine sudamericana Blas Roca Rey, sposato in Perù nel luglio del 1994 e che è oggi è suo partner fisso anche sul palcoscenico.

Dal padre, Gino Paoli, ha ereditato la passione per la musica. Con lui nel 1991 ha interpretato la versione italiana della canzone La Bella e la Bestia per l’omonimo film prodotto dalla Walt Disney Pictures.

In televisione, nel 1999 è fra le protagoniste del film tv Madri. Nel 2007 appare su Canale Cinque nella miniserie Io e mamma, nella quale recita per la prima volta da protagonista accanto alla madre Stefania Sandrelli, 23 anni dopo la breve apparizione nel film L’attenzione, e nella seconda serie della fiction Il giudice Mastrangelo con Diego Abatantuono.

Mare e Miniere, giunta quest’anno alla quinta edizione, è organizzata dal Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna e sostenuta dalla Regione Sardegna. Non sono da meno i preziosi contributi dei tredici Comuni coinvolti del territorio del Sulcis-Iglesiente come Arbus, Buggerru, Carbonia, Carloforte, Fluminimaggiore, Gonnesa, Guspini, Iglesias, Portoscuso, Sant’Anna Arresi, S. Antioco, Villamassargia e quest’anno, anche Alghero. L’organizzazione logistica e organizzativa è affidata ad Art’In.


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Organizzazione:

Art’In

Sede Sardegna - Teatro Adriano

via Sassari 16 09123 Cagliari

mobili 335 5348973 - 335 5298053
info@artinproduzioni.it
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domenica 26 luglio 2009

Grande jazz domani sera a Oristano con il trio di Abdullah Ibrahim

Appuntamento di assoluto prestigio per il festival Dromos, che domani sera (lunedì 27 luglio) ospita a Oristano un autentico monumento del jazz mondiale: Abdullah Ibrahim. Il pianista sudafricano si esibisce in trio con Belden Bullock al contrabbasso e George Gray alla batteria sul palco allestito in Piazza Eleonora. Riflettori accesi dalle 22, biglietti a 10 euro.

Quella di Ibrahim è una presenza emblematica per questa edizione di Dromos (l'undicesima) che ha scelto come filo conduttore il tema della “clandestinità”. E forse nessuno tra i musicisti in cartellone (tra gli altri Roberto Fonseca, Vieux Farka Touré, Augusto Enriquez, Tania Maria) potrebbe incarnare lo spirito della manifestazione meglio di questo straordinario ambasciatore africano del jazz.
Nato a Città del Capo nel 1934, Abdullah Ibrahim (famoso come Dollar Brand prima di convertirsi all’Islam) ha infatti vissuto sulla sua pelle la condizione di esule e “clandestino”: per scampare alla persecuzione del regime dell’apartheid nel 1962 è costretto a lasciare il suo paese, dopo esser stato persino arrestato durante un concerto, e in seguito torturato. Si stabilisce inizialmente in Europa e a Zurigo viene notato dal grande Duke Ellington, che si interessa a lui e lo lancia nel firmamento del grande jazz.
Una svolta che apre al pianista sudafricano la possibilità della testimonianza: la sua musica non è, infatti, solamente il felice punto d’arrivo di una ricca fusione di influenze. Sul jazz di tradizione americana, Abdullah Ibrahim innesta sonorità e atmosfere africane, ma anche gli inni protestanti ascoltati durante l'infanzia, le melodie ascoltate nelle affollate comunità cinesi, indiane e arabe, e i ritmi ipnotici dei balli delle townships, le bidonville sudafricane in cui viveva segregata la popolazione di colore.
La sua musica è anche una denuncia delle ingiustizie subite dal suo popolo: ogni sua nota riflette cinquant’anni di lotte per la libertà, e una sua composizione, “Mannenberg”, diventa inno del movimento anti-apartheid dopo il massacro che segue all’insurrezione di Soweto del 1976. Nei lunghi anni dell’esilio Abdullah Ibrahim costruirà la sua carriera lunga e costellata di successi, fino a un altro momento emotivamente toccante: il ritorno in patria nel 1990, dopo aver vissuto per anni a New York dove comunque continua a risiedere. Una ricchezza di esperienze e di significati connotata da una forte spiritualità, che non mancherà nemmeno nel concerto di Oristano.
Al tema della clandestinità, sempre domani (lunedì) a Oristano, saranno dedicati altri due appuntamenti di Dromos. Il primo è alle 19.30, all’Asilo Sant’Antonio: intorno al Tavolo Love Difference di Michelangelo Pistoletto – altro simbolo importante di questa edizione del Festival – è in programma un dibattito “Sulle tracce del clandestino”. Con Sabrina Perra, docente della facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Cagliari, al posto dell'annunciato Marco Zurru, la prospettiva si sposta sul versante femminile del tema: la sociologa parlerà infatti di migranti clandestine ma anche di migranti regolari e di ricongiungimenti familiari, soprattutto alla luce dei recenti provvedimenti in materia di sicurezza. Il fenomeno migratorio dal punto di vista del cinema, sarà invece al centro dell'intervento di Antonello Zanda, direttore della Società Umanitaria–Cineteca Sarda. Preceduto dai saluti del sindaco di Nurachi Filippo Scalas, l'incontro (cui non potrà partecipare il direttore della rivista "Carta" Pierluigi Sullo, per un improvviso contrattempo di salute), sarà moderato dall critico Ivo Serafino Fenu.
L’altro momento dedicato al tema del “Clandestino” si vivrà poco prima che Abdullah Ibrahim salga sul palco. Il suo concerto sarà infatti preceduto da una nuova proiezione del ciclo “La meta trasgredita”, la rassegna di video curata da Cristiana Collu, direttrice del Museo MAN di Nuoro. Stavolta è il turno di “Centro di permanenza temporanea”, un video del 2007 dell’artista italo–albanese Adrian Paci girato sulla pista di un aeroporto dove uomini, donne, ragazzi di diverse etnie, disposti in una lunga coda, attendono di avanzare lentamente verso la scaletta di un aereo che non c’è e che non arriverà.
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Per informazioni:
DROMOS - via Sebastiano Mele · 09170 ORISTANO
tel.: 0783 31 04 90
E-mail:
dromos@dromosfestival.it
Website: www.dromosfestival.it

giovedì 16 luglio 2009

Greenpeace ai sindaci di Sardegna

ROMA, 15 luglio 2009 – Oggi Greenpeace manda una lettera a sindaci e amministratori della Sardegna settentrionale per invitarli a lanciare, insieme alle autorità della Corsica, un appello diretto ai Ministri dell’Ambiente in Italia e in Francia per un’efficace protezione delle Bocche di Bonifacio. L’appello verrà firmato il 3 agosto 2009 a Bonifacio, a bordo della nave ammiraglia di Greenpeace, la Rainbow Warrior, impegnata in un tour a difesa del Mediterraneo.

Sono stati invitati a firmare l’appello i Sindaci del Comune di Santa Teresa di Gallura, di Palau, di Arzachena, di Golfo Aranci e di La Maddalena, l’Assessore all’Ambiente della Provincia Olbia-Tempio, l’Assessore per la Difesa dell’Ambiente della Regione Autonoma della Sardegna e il Presidente dell’Ente Parco nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena.

La Sardegna si caratterizza per le sue bellezze naturali, a terra e in mare e Greenpeace ha lavorato, e continua a lavorare, per tutelare questo patrimonio. Una delle aree più problematiche individuate nel corso delle attività di monitoraggio dell’organizzazione è lo stretto delle Bocche di Bonifacio: un’area ricchissima di biodiversità, di notevole valore paesaggistico e turistico, ma purtroppo sottoposta a un rischio di disastro ambientale inaccettabile.

“Per difendere questo ecosistema marino è necessario prendere decisioni ambiziose e coraggiose, ma soprattutto bisogna prenderle insieme alle comunità locali. – afferma Giorgia Monti, responsabile campagna Mare di Greenpeace Italia - Per questo chiediamo il sostegno delle Autorità locali per mandare un appello ai Ministri dell’Ambiente di Italia e Francia.”

Nell’appello si chiede:
- l’adozione di sistemi di tutela efficaci, quali l’inserimento dello stretto nell’elenco delle PSSA (Aree Marine Particolarmente Sensibili) per vietare il transito di carichi pericolosi. A questo proposito, Italia e Francia devono negoziare una proposta da presentare all’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO);
- l’avvio del progetto del Parco Marino Internazionale sardo-corso delle Bocche di Bonifacio, con la partecipazione di tutti gli attori sociali coinvolti;
- l’efficace protezione del Santuario dei Mammiferi Marini mediante l’adozione di adeguati piani di gestione.


Contatti:
Ufficio stampa Greenpeace, 06.68136061 int.211
Maria Carla Giugliano, ufficio stampa, 3496066159
Giorgia Monti, responsabile campagna Mare, 3455547228

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venerdì 20 marzo 2009

Arriva Sabina Guzzanti con il suo “Vilipendio”

Satira dissacrante, imitazioni, umorismo sfrontato, politica e controinformazione. Sono i cardini su cui si regge anche il nuovo spettacolo di Sabina Guzzanti: "Vilipendio". Titolo che prende le mosse dai fatti di piazza Navona e da quella iniziale accusa da parte della Procura, poi rientrata, di oltraggio alla figura del Pontefice e alla religione di Stato.
Doppia tappa in Sardegna per l'attrice, autrice e regista romana, attesa domani (venerdì 20 marzo, ore 21) al Palazzetto dello Sport di Sassari e la sera dopo - sabato 21 (stessa ora) - in quello di Carbonia.

Scritto dalla stessa Guzzanti, per la regia di Giorgio Gallione, “Vilipendio” promette di gettare “un travolgente sguardo comico satirico sull’Italia di oggi che riesce ad essere esilarante e spaventoso allo stesso tempo”. Due ore e mezzo di spettacolo all'insegna della libertà d'espressione, tra “outing civile” e voglia di una satira sempre più sferzante, dai toni arrabbiati ma anche politically correct perché investe tutti, da destra a sinistra

Giustizia, informazione, politica, libertà, tanti temi da affrontare anche attraverso una lunga galleria di personaggi, famosi o meno, che l'attrice evoca e incarna in scena, fra inserti video e balletti, accompagnata da due musicisti, Maurizio Rizzuto alle percussioni e Danilo Cherni alle tastiere, coautori delle musiche con Riccardo Giagni.

La parte del leone la fanno le recenti vicende legate alla denuncia del papa e il botta e risposta con tanto di querela con richiesta di risarcimento milionario tra la Guzzanti e la neo ministra alle Pari opportunità Mara Carfagna. Poi gli altri bersagli: Berlusconi, Dell’Utri, Fini, le giovani donne al governo. E, ancora, Franceschini, D’Alema, Veltroni, Moretti, Finocchiaro, Annunziata, Carlucci, Sgarbi, Di Pietro, Bertinotti, Saccà. E non manca all’appello nemmeno Pier Paolo Pasolini.

“Vilipendio” ha debuttato lo scorso 6 novembre a Firenze inaugurando la fitta tournée che ora approda in Sardegna, dove Sabina Guzzanti ritorna, sempre per iniziativa dell'associazione culturale Shannara, a distanza di quasi cinque anni: l'ultima apparizione, risale infatti al luglio del 2004, all'Anfiteatro romano di Cagliari, con lo spettacolo “Reperto Raiot”. Ma all'isola è legata anche l'esperienza cinematografica più recente dell'artista romana che proprio qui ha girato due anni fa il suo film “Le ragioni dell'aragosta”.

Ci sono ancora posti disponibili per la recita di domani (venerdì) a Sassari: i biglietti si possono acquistare in prevendita fino alle ore 20; poi, dalla stessa ora, botteghino aperto al Palazzetto dello Sport.

Anche per Carbonia resta aperta la prevendita fino a domani sera (venerdì) alle ore 20; il botteghino al Palasport apre alle ore 20 di sabato.

Fino alle 20 di domani sera (venerdì), al Box Office di Cagliari (viale Regina Margherita, 43 - tel. 070 65 47 38), è possibile acquistare anche i biglietti per il treno speciale allestito da Shannara con la collaborazione di Trenitalia, in coincidenza con la recita in programma a Carbonia: partenza da Cagliari sabato alle 19:20, rientro al termine dello spettacolo (intorno alle 23:30). Il viaggio di andata e ritorno costa 10 euro.

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Associazione culturale SHANNARA:
tel. 079 30 73 905
E-mail: info@shannaraspettacolo.it
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sabato 31 gennaio 2009

Su Nuraghe festeggia la vittoria del Cagliari Calcio con la Juventus

Su Nuraghe festeggia gli splendidi gol del “Cagliari”
dolci sardi, vino e “Ichnusa” - doppio brindisi per la squadra del cuore e per il film di Davide Mocci

Nella serata di Sabato 31 gennaio, il Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella era affollatissimo perché due eventi di grande valore per la comunità si svolgevano in contemporanea.
In un salone gli appassionati di calcio del club “Forza Casteddu” attendevano trepidanti, visti gli ottimi risultati fin qui raggiunti dalla squadra, la sfida con la Juventus, mentre nell’altro salone un pubblico partecipe assisteva alla “lezione di cinema per conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore”, seguita dalla presentazione e proiezione del documentario “Sardegna: lontano dal Mare” del regista Davide Mocci, introdotto dalla giovane socia Cristina Desogus.
Mentre da un lato si assisteva ad un viaggio dedicato a chi ha deciso di continuare a vivere e tramandare le tradizioni della propria terra, dall’altro si esultava per i gol di Biondini, Jeda e Matri.
Chi ha scelto il film d’autore alla scoperta del cuore della Sardegna, un cuore che custodisce grandi tesori, è rimasto entusiasta, chi ha deciso di seguire la propria squadra del cuore si è infiammato, si è infervorato per poi esplodere nella gioia finale.
Al termine infatti i due gruppi si sono riuniti festeggiando con dolci tipici sardi, vino e Ichnusa con i più giovani ancora increduli, alcuni perché non conoscevano le antiche tradizioni mostrate, altri perché il Cagliari Calcio non vinceva a Torino contro la Juve da 41 anni.
Una serata speciale che rimarrà impressa nei loro cuori per molto tempo.

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venerdì 23 gennaio 2009

Gite sul veliero Mercedes

Si chiama Mercedes il veliero che illumina da alcuni mesi il porto di Cagliari. Mercedes è un brigantino, ossia una nave a due alberi a vele quadrate.
La sua estensione velica permette di raggiungere alte velocità; per questo il suo equipaggio è costantemente impegnato in un lavoro di squadra per serrare le vele. Mercedes resterà in Sardegna per due mesi, dopo aver solcato i mari d’Europa per tre anni. Ogni domenica (dalle 10 alle 13) sarà possibile partecipare a un'escursione a bordo del veliero, al costo di 35 euro, con aperitivo a bordo.

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Bed and Breakfast Cagliari
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Il capitano Oliver Wipperfuerth e il suo equipaggio si prenderanno cura di voi per tutta la durata della vostra permanenza su Mercedes, e saranno a vostra disposizione per rispondere alle vostre curiosità, coinvolgendovi, se lo vorrete, in alcune manovre di bordo.
Informazioni: Tel. +39 348 8549142 info@sardinia-incentive.comgp.studio@alice.it
Fonte: http://www.sardeggnaturismo.it

mercoledì 14 gennaio 2009

La crisi non si risolve con la cementificazione

Legambiente Sardegna commenta con sconcerto le dichiarazioni rilasciate ieri alla stampa dai segretari territoriali di Cgil, Cisl e Uil, Enzo Costa, Fabrizio Carta e Rinaldo Mereu.
Le grandi opere pubbliche elencate dal rappresentante della CGIL Costa che dovrebbero fungere da volano per l’economia asfittica della Sardegna non possono includere la cementificazione di Tuvixeddu.
“La realizzazione del Parco archeologico-ambientale sul colle di Tuvixeddu - afferma Vincenzo Tiana , Presidente di Legambiente Sardegna – costituirebbe invece, per Cagliari e per l’intera isola un ‘occasione unica per creare occupazione qualificata e sviluppo turistico legato alla valorizzazione della più grande necropoli punico-romana del Mediterraneo. Risorsa di gran lunga più ingente di qualsiasi lottizzazione edilizia e con ampi margini di sviluppo”.
Anche i sindacati devono definitivamente affrancarsi dall’idea ormai obsoleta di un ambientalismo freno dell’economia e vedere nella valorizzazione, nel rispetto per l’ambiente, nello sfruttamento delle energie rinnovabili, del patrimonio storico sardo la via principale per risollevare le sorti della nostra economia. La Legambiente continuerà nella propria opera di vigilanza perché il cantiere rimanga chiuso.