ALGHERO – Ieri è tornata a solcare le acque del Mediterraneo Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente di informazione e sensibilizzazione sullo stato di salute del mare e delle coste, realizzata con il contributo di Vodafone Italia e Italgest Mare, e la collaborazione del Ministero dell’Ambiente e tutela del territorio e del mare.
Anche per questa XXIII edizione saranno due le imbarcazioni di Legambiente, Catholica e Delphin, che navigheranno lungo le coste dell’Adriatico e del Tirreno, per informare in tempo reale i vacanzieri e chi vive nelle località di mare sulla qualità delle acque di balneazione e lo stato di salute dell’ecosistema marino. Una di queste, il Veliero Delphin, farà tappa in Sardegna e ad Alghero. L’imbarcazione di Legambiente solcherà le acque della Riviera del Corallo nelle giornate dell’8 e 9 agosto.
«Il controllo della qualità delle acque è solo uno degli aspetti che riguardano la salute del mare – ha dichiarato Sebastiano Venneri, vicepresidente e responsabile mare di Legambiente – e troppo spesso in Italia ci si concentra solo sulla balneazione tralasciando il fatto che parliamo di un ecosistema complesso dove incidono molti fattori che vanno tenuti insieme».
Nel maggio scorso Alghero era stata tra le località costiere premiate dalla Guida Blu 2008 di Legambiente e del Touring Club Italiano. La Riviera del Corallo è stata infatti una delle quattordici località della Sardegna che hanno ottenuto il massimo riconoscimento da parte dell’associazione ambientalista.
Stefano Soro 28/06/2008
Fonte:
http://www.algheronotizie.it
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sabato 28 giugno 2008
domenica 22 giugno 2008
Riprende la campagna di monitoraggio Cetacei nel Mar Tirreno Centrale
Fra i primi importanti risultati del 2008 i dati sulla balenottera: numerosi gruppi di balenottere sono infatti già stati avvistati al largo delle coste della Sardegna. Molti degli animali avvistati erano coppie madre-piccolo.Riprende la campagna di monitoraggio Cetacei nel Mar Tirreno Centrale ad opera dell’ACCADEMIA DEL LEVIATANO ONLUS, Ente per lo studio e conservazione dei Mammiferi Marini.
I ricercatori saranno impegnati in circa 40 traversate, da giugno ad ottobre 2008, a bordo dei traghetti Sardegna della SARDINIA FERRIES nel tratto tra Civitavecchia e Golfo Aranci (118 miglia nautiche), per un totale approssimativo di 200 ore di osservazione.
Il monitoraggio utilizza gli stessi metodi sperimentati in una passata campagna realizzata dallo stesso Ente negli anni 90’. Ripreso già dallo scorso anno in collaborazione con il CRAB (Centro Ricerche Ambientali e Biologiche) ed il Comune di Civitavecchia, il monitoraggio servirà a valutare la presenza, la frequenza di avvistamento e la distribuzione dei cetacei presenti nel Tirreno Centrale. La rigorosità del metodo e degli strumenti utilizzati, ed il relativo basso costo, permette di ottenere informazioni estremamente significative sulle popolazioni di cetacei presenti nei nostri mari, tutte protette ai sensi di leggi nazionali, accordi e direttive internazionali.
La campagna del 2008 avrà lo scopo di dare continuità al monitoraggio e di verificare i risultati del 2007: l’anno scorso è infatti aumentata la frequenza di avvistamento degli animali rispetto agli anni ’90, di circa il 30% per la stenella e di circa 75% per la balenottera. E’ stata inoltre confermata la presenza di un corridoio preferenziale per la migrazione della balenottera, individuato già dalle prime osservazioni del 1989, fra il Santuario dei Cetacei a Nord ed il Canale di Sicilia a Sud.
Durante le traversate verranno anche raccolti dati su eventuali collisioni tra cetacei e traghetti di linea.
Per informazioni sulle attività dell’Accademia del Leviatano e sulla ricerca nel Mar Tirreno
Centrale: aleviatano@hotmail.com
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sabato 21 giugno 2008
IV Campionato del Mediterraneo di Vela Latina Olbia
IV Campionato del Mediterraneo di Vela Latina Olbia 18-21 settembre 2008Contatti: Associazione Vela Latina Olbia - Lucialda Lombardi (PR) tel. +39
335 6673851 / +39 0789 26983
Email: info@sardinialateensail.net
Sito web: http://www.sardinialateensail.net
L' evento rappresenta la massima manifestazione di vela latina a livello
internazionale e vedrà dal 18 al 21 settembre la partecipazione di
imbarcazioni provenienti da tutta la Sardegna e dalla Liguria, Toscana,
Campania, Spagna, Tunisia, Francia e Grecia.
La Città di Olbia ospita per la prima volta questo evento internazionale,
valorizzandosi come luogo di sport e tradizioni marinare, oltre che come
indiscusso punto di riferimento del turismo nel Nord Sardegna.
Gli straordinari panorami e bellezze naturalistiche dell'Area Marina
Protetta di Tavolara e Punta Coda Cavallo faranno da sfondo alle contese
navali che animeranno la manifestazione.
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sabato 14 giugno 2008
WIND DAY 2008: GREENPEACE E ANEV IN SARDEGNA CON LA ”MARATONA EOLICA”
Cagliari, 13 giugno 2008 – In occasione dell’ “European Wind Day 2008”, la giornata europea dell’eolico, domani Greenpeace e ANEV corrono insieme per una “maratona eolica” che attraversa i parchi eolici a nord di Cagliari.
Una decina di atleti copriranno circa 42 chilometri attraversando i parchi di Ulassai e Nurri, per circa 6 ore di marcia. A guidare i corridori ci sarà Francesco Galanzino, il vincitore assoluto della maratona “4 Deserti” e testimonial della campagna Energia e Clima di Greenpeace, e il campione sardo Roberto Zanna.È questa la seconda maratona eolica organizzata da Greenpeace in Sardegna. Nel 2007 l’iniziativa aveva interessato alcuni parchi eolici nel Sassarese. Lo scorso novembre, inoltre, il governatore Soru aveva incontrato Greenpeace sostenendo che non esiste alcuna ostilità all’eolico e aveva promesso di inaugurare un nuovo parco da 150 MW. “Tutte falsità!” commenta Francesco Tedesco responsabile Campagna Energia e Clima di Greenpeace “Nessun parco eolico è stato inaugurato nei primi mesi del 2008 e la situazione è ancora bloccata, tanto che da quattro anni nessuna società, ad esclusione di Enel, presenta progetti di nuovi parchi per paura che vengano bocciati”.
La Sardegna è all’ultimo posto tra le regioni ventose d’Italia per potenza eolica installata: nel 2007 sono stati inaugurati appena 21 MW, contro i 217 MW della Puglia o i 133 MW della Sicilia. Eppure l’eolico avrebbe ottime opportunità di crescita, a tutto vantaggio della riduzione delle emissioni di CO2 e dell’occupazione. Secondo i dati ANEV in Italia gli occupati dall’industria eolica sarebbero oltre 13mila per circa 2.700 MW installati. Una potenza anche maggiore potrebbe essere installata nella sola Sardegna rilanciando un’occupazione pulita, senza bisogno di riaprire miniere che sono chiuse da oltre 40 anni.L’ostilità del Governatore all’eolico si spiega solo con la volontà di sostenere lo sviluppo del carbone nel Sulcis e a Fiumesanto. In questo modo la Sardegna rimarrà legata alla peggiore delle fonti fossili, negando il proprio contributo allo sviluppo delle rinnovabili in Italia e contro le politiche nazionali per il contenimento delle emissioni di gas serra.“Il vero sviluppo per la Sardegna è nelle rinnovabili” afferma Tedesco “Soru dovrebbe seguire l’esempio del Premier inglese Gordon Brown che ha annunciato che entro il 2020 l’energia eolica fornirà un quarto dell’elettricità del Regno Unito”.Per seguire la maratona, appuntamento domani ore 9 presso il PARCO EOLICO DI ULASSAI, uffici SARDEOLICO, strada provinciale 13, Km11Per informazioni:Francesco Tedesco, responsabile campagna Energia e Clima, 3400856944Maria Carla Giugliano, addetta stampa, 3483988615
Una decina di atleti copriranno circa 42 chilometri attraversando i parchi di Ulassai e Nurri, per circa 6 ore di marcia. A guidare i corridori ci sarà Francesco Galanzino, il vincitore assoluto della maratona “4 Deserti” e testimonial della campagna Energia e Clima di Greenpeace, e il campione sardo Roberto Zanna.È questa la seconda maratona eolica organizzata da Greenpeace in Sardegna. Nel 2007 l’iniziativa aveva interessato alcuni parchi eolici nel Sassarese. Lo scorso novembre, inoltre, il governatore Soru aveva incontrato Greenpeace sostenendo che non esiste alcuna ostilità all’eolico e aveva promesso di inaugurare un nuovo parco da 150 MW. “Tutte falsità!” commenta Francesco Tedesco responsabile Campagna Energia e Clima di Greenpeace “Nessun parco eolico è stato inaugurato nei primi mesi del 2008 e la situazione è ancora bloccata, tanto che da quattro anni nessuna società, ad esclusione di Enel, presenta progetti di nuovi parchi per paura che vengano bocciati”.
La Sardegna è all’ultimo posto tra le regioni ventose d’Italia per potenza eolica installata: nel 2007 sono stati inaugurati appena 21 MW, contro i 217 MW della Puglia o i 133 MW della Sicilia. Eppure l’eolico avrebbe ottime opportunità di crescita, a tutto vantaggio della riduzione delle emissioni di CO2 e dell’occupazione. Secondo i dati ANEV in Italia gli occupati dall’industria eolica sarebbero oltre 13mila per circa 2.700 MW installati. Una potenza anche maggiore potrebbe essere installata nella sola Sardegna rilanciando un’occupazione pulita, senza bisogno di riaprire miniere che sono chiuse da oltre 40 anni.L’ostilità del Governatore all’eolico si spiega solo con la volontà di sostenere lo sviluppo del carbone nel Sulcis e a Fiumesanto. In questo modo la Sardegna rimarrà legata alla peggiore delle fonti fossili, negando il proprio contributo allo sviluppo delle rinnovabili in Italia e contro le politiche nazionali per il contenimento delle emissioni di gas serra.“Il vero sviluppo per la Sardegna è nelle rinnovabili” afferma Tedesco “Soru dovrebbe seguire l’esempio del Premier inglese Gordon Brown che ha annunciato che entro il 2020 l’energia eolica fornirà un quarto dell’elettricità del Regno Unito”.Per seguire la maratona, appuntamento domani ore 9 presso il PARCO EOLICO DI ULASSAI, uffici SARDEOLICO, strada provinciale 13, Km11Per informazioni:Francesco Tedesco, responsabile campagna Energia e Clima, 3400856944Maria Carla Giugliano, addetta stampa, 3483988615
giovedì 12 giugno 2008
Dal mare alla Montagna - Villanova Monteleone
Sono aperte le iscrizioni per la partecipazione alla 7^ Edizione della Gara di Corsa in Salita “DAL MARE ALLA MONTAGNA” di Km 19 che l’Amministrazione Comunale di Villanova Monteleone ha organizzato in collaborazione con la SS Gynnasium Atletica di Alghero, la Polisportiva Minerva di Villanova e l’Amministrazione Provinciale, con l’approvazione tecnica della FIDAL.L’ Amministrazione Comunale, partendo dalla convinzione che il tracciato stradale Alghero-Villanova, in modo particolare la nuova strada panoramica che collega Villanova Monteleone alla spiaggia di Poglina e da qui ad Alghero, si presta all’effettuazione di gare di ogni genere in modo particolare quelle podistiche, ha voluto organizzare per il settimo anno consecutivo una gara di corsa in salita. Ripetere quest’evento anche per il corrente anno è determinato dal successo di pubblico e dalla partecipazione di numerosi atleti regionali e nazionali che hanno dato lustro alle precedenti edizioni.
Questo appuntamento sportivo è stato inserito nel calendario regionale e vedrà la partenza alle ore 17,30 del giorno 17 agosto, dalla strada provinciale 105 (litorale Alghero-Bosa) all’altezza del Km 9 nei dintorni del chiosco e della spiaggia di Poglina e l’arrivo nel centro abitato del Comune di Villanova Monteleone, in Piazza Mons. Salvatore Idda, dopo aver percorso la distanza di circa 19 Km. e attraversato la splendida cornice data dalla presenza delle bellezze naturali, il mare con vista sulla Riviera del Corallo, il bosco di Littu ‘e Doas , le fontane di Rajadas e di Su Paradisu.
Anche quest’anno come lo scorso anno è stata data a questa gara podistica valenza nazionale,infatti, è prevista la partecipazione alla manifestazione di 90 atleti di cui 20 circa provenienti da altre regioni d’ Italia.
Alla manifestazione possono partecipare tutte le società affiliate alla F.I.D.A.L. con numero illimitato di atleti, regolarmente tesserati per le categorie amatoriali ed assoluti. Possono inoltre partecipate atleti tesserati ad altre federazioni sportive o ad enti di promozione sportiva purché in regola con le vigenti norme medico-sportive.
La scadenza delle iscrizioni, che dovranno pervenire al Comitato Regionale FIDAL tramite fax al n° 070-487673, è prevista per il 14 agosto 2008, gli interessati per tutte le informazione necessarie possono contattare i numeri telefonici: 3384860038 - 3480547868 o visitare i siti internet: www.fidalsardegna.it e quello del Comune www.comune.villanovamonteleone.ss.it. La data di effettuazione della gara, come già detto, è prevista per il giorno 17 agosto 2008.
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mercoledì 11 giugno 2008
Sardegna Stop per 24 ore, cancellati 50 voli
di Nadia Cossu
OLBIA. «Aga Khan, tutti i tuoi danni di nome fanno Gianni». È uno degli striscioni esposti ieri mattina all'aeroporto Costa Smeralda di Olbia. Il primo è il principe SA Karim, proprietario di Meridiana, il secondo è Gianni Rossi, l'amministratore delegato. La sintesi è presto fatta dai dipendenti della compagnia aerea di bandiera della Sardegna: «Dirigenza incapace ed incompetente». Ieri i dipendenti hanno incrociato le braccia per 24 ore. Cinquanta i voli cancellati.
Una vertenza che non sembra esser prossima alla conclusione. Soprattutto se il famigerato e tanto atteso piano industriale, che l'azienda dovrebbe presentare il prossimo 19 giugno, si rivelerà, come annunciato dallo stesso management, "lacrime e sangue". Un piano che, a detta dei rappresentanti dell'Anpav (associazione professionale assistenti di volo), «sembra prevedere dismissioni di aeromobili, tagli di attività, riduzioni di personale e delle loro retribuzioni». Sono molteplici e complesse le ragioni della protesta sfociata ieri nel clamoroso sciopero: «la prima vera giornata di lotta - dice Miriam Cocco della Fit Cisl Gallura - con un'adesione dei lavoratori pressochè totale».
Nel mirino dei dipendenti della compagnia dell'Aga Khan le «pericolose operazioni finanziarie» portate avanti dal management, l' «assenza di progetti industriali», la «cessione incontrollata di voli e linee da Meridiana ad altre compagnie aeree» (del gruppo e non ndr), il «mancato rinnovo della flotta». Per questi motivi piloti, assistenti di volo, associazioni di categoria e organizzazioni sindacali hanno scioperato per 24 ore garantendo però, nel rispetto della legge nazionale, 63 voli. Nessun disagio per i passeggeri che erano stati preventivamente avvisati dalla compagnia aerea. Uno sciopero di quattro ore è stato proclamato anche dai lavoratori di Air One.
Al Costa Smeralda erano presenti anche i consiglieri regionali galluresi e il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli. Tutti al sit in non solo per dare una testimonianza di solidarietà. Concretezza, in primis. «La crisi di Meridiana - è stata la dichiarazione unanime - riguarda la Sardegna intera e dobbiamo difendere questo importantissimo patrimonio con le unghie e con i denti».
Roberto Casotto, rappresentante dell'Anpac (associazione nazionale piloti aviazione civile), ha parlato di «crisi programmata dall'amministratore Rossi che continua a non prendere decisioni strutturali. Per esempio la sostituzione della flotta degli aeroplani, efficienti ma vecchi. Il prezzo del carburante è alle stelle - ha aggiunto il comandante - e gli aeroplani Meridiana consumano il 30 per cento in più rispetto a quelli di ultima generazione». Mancano, in sostanza, investimenti, nella prospettiva di un rilancio, nonostante il mercato mondiale sia in crescita.
Anche in considerazione di questo tra i lavoratori si fa larga la convinzione di una «chiusura pilotata di Meridiana». Lo spiega bene Francesco Gambella, delegato sindacale dell'Anpav: «hanno volutamente distrutto un'azienda che non è solo un bene della Sardegna ma dell'Italia intera. Meridiana sta cedendo rotte molto remunerative che vengono operate da altri vettori (ad esempio Eurofly e Alitalia) con lo stesso modello di aeroplano». Ma ciò che preoccupa ancor più è il silenzio della proprietà, del principe Aga Khan.
Il sindaco di Olbia Giovannelli ha espresso la necessità di una maggiore chiarezza da parte della dirigenza. «Non lasceremo nulla di intentato - ha annunciato - perchè riteniamo impensabile lo smantellamento di Meridiana a vantaggio di altri vettori».
Fonte:
La Nuova Sardegna
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OLBIA. «Aga Khan, tutti i tuoi danni di nome fanno Gianni». È uno degli striscioni esposti ieri mattina all'aeroporto Costa Smeralda di Olbia. Il primo è il principe SA Karim, proprietario di Meridiana, il secondo è Gianni Rossi, l'amministratore delegato. La sintesi è presto fatta dai dipendenti della compagnia aerea di bandiera della Sardegna: «Dirigenza incapace ed incompetente». Ieri i dipendenti hanno incrociato le braccia per 24 ore. Cinquanta i voli cancellati.
Una vertenza che non sembra esser prossima alla conclusione. Soprattutto se il famigerato e tanto atteso piano industriale, che l'azienda dovrebbe presentare il prossimo 19 giugno, si rivelerà, come annunciato dallo stesso management, "lacrime e sangue". Un piano che, a detta dei rappresentanti dell'Anpav (associazione professionale assistenti di volo), «sembra prevedere dismissioni di aeromobili, tagli di attività, riduzioni di personale e delle loro retribuzioni». Sono molteplici e complesse le ragioni della protesta sfociata ieri nel clamoroso sciopero: «la prima vera giornata di lotta - dice Miriam Cocco della Fit Cisl Gallura - con un'adesione dei lavoratori pressochè totale».
Nel mirino dei dipendenti della compagnia dell'Aga Khan le «pericolose operazioni finanziarie» portate avanti dal management, l' «assenza di progetti industriali», la «cessione incontrollata di voli e linee da Meridiana ad altre compagnie aeree» (del gruppo e non ndr), il «mancato rinnovo della flotta». Per questi motivi piloti, assistenti di volo, associazioni di categoria e organizzazioni sindacali hanno scioperato per 24 ore garantendo però, nel rispetto della legge nazionale, 63 voli. Nessun disagio per i passeggeri che erano stati preventivamente avvisati dalla compagnia aerea. Uno sciopero di quattro ore è stato proclamato anche dai lavoratori di Air One.
Al Costa Smeralda erano presenti anche i consiglieri regionali galluresi e il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli. Tutti al sit in non solo per dare una testimonianza di solidarietà. Concretezza, in primis. «La crisi di Meridiana - è stata la dichiarazione unanime - riguarda la Sardegna intera e dobbiamo difendere questo importantissimo patrimonio con le unghie e con i denti».
Roberto Casotto, rappresentante dell'Anpac (associazione nazionale piloti aviazione civile), ha parlato di «crisi programmata dall'amministratore Rossi che continua a non prendere decisioni strutturali. Per esempio la sostituzione della flotta degli aeroplani, efficienti ma vecchi. Il prezzo del carburante è alle stelle - ha aggiunto il comandante - e gli aeroplani Meridiana consumano il 30 per cento in più rispetto a quelli di ultima generazione». Mancano, in sostanza, investimenti, nella prospettiva di un rilancio, nonostante il mercato mondiale sia in crescita.
Anche in considerazione di questo tra i lavoratori si fa larga la convinzione di una «chiusura pilotata di Meridiana». Lo spiega bene Francesco Gambella, delegato sindacale dell'Anpav: «hanno volutamente distrutto un'azienda che non è solo un bene della Sardegna ma dell'Italia intera. Meridiana sta cedendo rotte molto remunerative che vengono operate da altri vettori (ad esempio Eurofly e Alitalia) con lo stesso modello di aeroplano». Ma ciò che preoccupa ancor più è il silenzio della proprietà, del principe Aga Khan.
Il sindaco di Olbia Giovannelli ha espresso la necessità di una maggiore chiarezza da parte della dirigenza. «Non lasceremo nulla di intentato - ha annunciato - perchè riteniamo impensabile lo smantellamento di Meridiana a vantaggio di altri vettori».
Fonte:
La Nuova Sardegna
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martedì 10 giugno 2008
Rally Sardegna Bike - dal mare alle montagne del Nuorese
PRIMA VITTORIA A VITTORIO SERRA A SINISCOLA
Il plulicampione Vittorio Serra ha vinto il prologo del Rally di Sardegna di mountain bike in programma fino a venerdì 13 lungo sugli sterrati, sentieri e mulattiere delle montagne della provincia di Nuoro. “Un Rally definito in maniera molto bella “Ruote pulite nel cuore della Sardegna” – ha detto Gian Domenico Nieddu organizzatore della manifestazione” al momento di dare il via alla gara eh si concluderà sul litorale di Cala Gonone dopo oltre 370 chilometri molto impegnativi sul piano tecnico ma anche molto spettacolari per i panorami e i paesaggi naturalistici.”
Il campione di Sinnai, il meno giovane di tutti i partenti, ha prevalso per un solo secondo sul catalano Armau Rota Cano, di 21 anni più giovane, e sul veneto Mario Brunello di Treviso, giunto terzo sul circuito di 8 chilometri ricavato nella bella pineta di Santa Lucia di Siniscola. Al quarto posto il campione della Repubblica Ceka Radoslav Sibl, 28 anni, uno dei due più giovani in gara, favorito numero 1 per il suo palmares: primo nella grande maratona in Cecoslovacchia e sempre tra i primi nel MTB Stage races in Europa. vincitore per 3 volte della mitica Ironbike nel 2005, 2006 e 2007 e sempre tra i primi anche nel massacrante Crocodile Trophy. Prima delle donne in gara la piemontese 27 enne Katia Tomatis.
Da domani lunedì si fa sul serio. Il rally entra nel vivo con le prime grandi fatiche per i bikers. Si corre la 1^ tappa la Siniscola-Orosei di Km. 59,40 con una prova speciale selettiva di km. 35,48 lungo i sentieri e gli sterrati del massiccio del Montalbo da dove si possono ammirare gli eccezionali panorami sulle splendide spiagge del golfo di Orosei. Partenza alle 8,30 da Torre Santa Lucia (Siniscola) davanti alla spiaggia di S’Ena ‘e Sa Chitta. Un passaggio della gara al km 248 della statale 125 (ore 8,50) dove inizia la prova speciale che termina al bivio di Capo Comino in territorio di Irgoli. Conclusione della tappa alle ore 11 al campeggio di Cala Ginepro di Orosei. I dettagli della tappa in tempo reale ogni giorno sul sito ufficiale www.rallydisardegnabike.it
Il plulicampione Vittorio Serra ha vinto il prologo del Rally di Sardegna di mountain bike in programma fino a venerdì 13 lungo sugli sterrati, sentieri e mulattiere delle montagne della provincia di Nuoro. “Un Rally definito in maniera molto bella “Ruote pulite nel cuore della Sardegna” – ha detto Gian Domenico Nieddu organizzatore della manifestazione” al momento di dare il via alla gara eh si concluderà sul litorale di Cala Gonone dopo oltre 370 chilometri molto impegnativi sul piano tecnico ma anche molto spettacolari per i panorami e i paesaggi naturalistici.”
Il campione di Sinnai, il meno giovane di tutti i partenti, ha prevalso per un solo secondo sul catalano Armau Rota Cano, di 21 anni più giovane, e sul veneto Mario Brunello di Treviso, giunto terzo sul circuito di 8 chilometri ricavato nella bella pineta di Santa Lucia di Siniscola. Al quarto posto il campione della Repubblica Ceka Radoslav Sibl, 28 anni, uno dei due più giovani in gara, favorito numero 1 per il suo palmares: primo nella grande maratona in Cecoslovacchia e sempre tra i primi nel MTB Stage races in Europa. vincitore per 3 volte della mitica Ironbike nel 2005, 2006 e 2007 e sempre tra i primi anche nel massacrante Crocodile Trophy. Prima delle donne in gara la piemontese 27 enne Katia Tomatis.
Da domani lunedì si fa sul serio. Il rally entra nel vivo con le prime grandi fatiche per i bikers. Si corre la 1^ tappa la Siniscola-Orosei di Km. 59,40 con una prova speciale selettiva di km. 35,48 lungo i sentieri e gli sterrati del massiccio del Montalbo da dove si possono ammirare gli eccezionali panorami sulle splendide spiagge del golfo di Orosei. Partenza alle 8,30 da Torre Santa Lucia (Siniscola) davanti alla spiaggia di S’Ena ‘e Sa Chitta. Un passaggio della gara al km 248 della statale 125 (ore 8,50) dove inizia la prova speciale che termina al bivio di Capo Comino in territorio di Irgoli. Conclusione della tappa alle ore 11 al campeggio di Cala Ginepro di Orosei. I dettagli della tappa in tempo reale ogni giorno sul sito ufficiale www.rallydisardegnabike.it
giovedì 5 giugno 2008
Pentaconcertando con la Band - Villanova Monteleone
Il giorno 10 giugno 2008 si svolgerà a Villanova Monteleone la manifestazione musicale “Pentaconcertando con la Band” organizzata dall’Istituto Comprensivo Statale di Villanova Monteleone e dall’Amministrazione Comunale. Questo progetto attivato dal Prof. Antonio Deiara con la direzione del Dirigente Scolastico la Prof.ssa Rosina Carta, ha come finalità di promuovere l’incontro e lo scambio di esperienze tra bands delle Scuole Medie e Superiori attraverso l’impiego comune del linguaggio dei dodici suoni e presentare al pubblico “esterno” i risultati conseguiti grazie a un altro anno di lavoro scolastico. L’incontro tra giovani provenienti da realtà differenti costituisce un formidabile strumento di educazione alla collaborazione e al rispetto nei confronti degli altri.
Con questo spirito dalle ore 18,00, nella Piazza Gen. Casula, si esibiranno le “Bands” delle Scuole Secondarie di Primo grado di: N° 1 e N° 3 di Alghero; N° 2 di Alghero con Fertilia; Ittiri, Scuola Media annessa all’Istituto d’Arte di Sassari; N° 4 e 6 di Sassari; Villanova Monteleone; Bands del Centro di Aggregazione Sociale del Comune di Sorso.
I gruppi, che saranno presentati dall’attore Carlo Valle, si esibiranno eseguendo cover o composizioni originali, verranno esclusi brani volgari o contenenti incitazioni alla violenza e/o al razzismo.
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Con questo spirito dalle ore 18,00, nella Piazza Gen. Casula, si esibiranno le “Bands” delle Scuole Secondarie di Primo grado di: N° 1 e N° 3 di Alghero; N° 2 di Alghero con Fertilia; Ittiri, Scuola Media annessa all’Istituto d’Arte di Sassari; N° 4 e 6 di Sassari; Villanova Monteleone; Bands del Centro di Aggregazione Sociale del Comune di Sorso.
I gruppi, che saranno presentati dall’attore Carlo Valle, si esibiranno eseguendo cover o composizioni originali, verranno esclusi brani volgari o contenenti incitazioni alla violenza e/o al razzismo.
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mercoledì 4 giugno 2008
Linea blu 2008 riparte dalla Sardegna
Da sabato 7 giugno fino a sabato 6 dicembre alle 14 circa, torna su Rai Uno il tradizionale appuntamento con “Lineablu”, il programma firmato da Marco Zavattini, Donatella Bianchi e Sergio Nuti, con la collaborazione di Ferruccio De Vincenti.
La 15 edizione si apre sabato 7 giugno con una puntata dedicata alla Sardegna meno conosciuta della costa orientale : Posada, La Caletta, Porto Cuao con le straordinarie spiagge di Capo Comino e Berchida sono solo alcune delle località proposte nel primo appuntamento con il mare di Raiuno.
La seconda puntata, invece, sarà dedicata alla bonifica dell’Haven, la famosa petroliera naufragata nel 1991 trasformata dal mare in una straordinaria oasi biologica sommersa.
La filosofia di Lineablu, dal 1994, e’ raccontare il mare partendo dai fondali e arrivando al cielo, passando attraverso la gente di mare. In questa ottica, viene confermata la chiave di lettura “sopra, sotto, intorno al mare”: l’osservazione dall’alto con un elicottero garantisce al programma le immagini che accompagnano l’esplorazione degli ottomila chilometri di coste, il racconto e il percorso di ogni puntata. La subacquea offre spettacolari immagini da 0 a 100 metri di profondità, grazie al team di giornalisti e documentaristi subacquei formato da alcune delle migliori firme del settore come Roberto Rinaldi, Alessandro Beltrame e Luca Coltri. Prezioso contributo al programma viene dato come di consueto dagli esperti Egidio Trainito e Riccardo Fiorina e dagli immancabili scienziati Giorgio Calabrese e Corrado Piccinetti. La regia del programma e’ affidata anche quest’anno ad un collaudato gruppo di registi. Confermato anche Fabrizio Gatta per le curiosita’, le novita’ e gli avvenimenti di attualità. Il produttore esecutivo del programma e’ Maria Rossella Arcidiacono.
In collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole, si confermano gli appuntamenti tradizionali del programma: Donatella Bianchi e il prof. Corrado Piccinetti, presenteranno in ogni porto gli aspetti dell’evoluzione della pesca, con un’indagine informale sullo stato delle risorse ittiche lungo le coste italiane. Nei banchi dei mercati ittici del nostro Paese, verra’ proposta ogni settimana una specie ittica e verra’ fornito un “borsino” con i prezzi minimi e massimi, al dettaglio e all’ingrosso, del pesce fresco e congelato, di allevamento e di cattura, al fine di rendere i consumatori sempre piu’ consapevoli ed informati. Un ulteriore approfondimento sulle specie ittiche trattate in ogni puntata sara’ dato dal popolare nutrizionista prof. Giorgio Calabrese, che ne evidenziera’ le caratteristiche, proponendo una ricetta locale, con l’aiuto di uno chef.
Indispensabile per la realizzazione del programma la collaborazione dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dell’Aeronautica e della Marina Militare, della Polizia di Stato, delle Capitanerie di Porto, del Corpo Forestale, della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco.
Agipress
La 15 edizione si apre sabato 7 giugno con una puntata dedicata alla Sardegna meno conosciuta della costa orientale : Posada, La Caletta, Porto Cuao con le straordinarie spiagge di Capo Comino e Berchida sono solo alcune delle località proposte nel primo appuntamento con il mare di Raiuno.
La seconda puntata, invece, sarà dedicata alla bonifica dell’Haven, la famosa petroliera naufragata nel 1991 trasformata dal mare in una straordinaria oasi biologica sommersa.
La filosofia di Lineablu, dal 1994, e’ raccontare il mare partendo dai fondali e arrivando al cielo, passando attraverso la gente di mare. In questa ottica, viene confermata la chiave di lettura “sopra, sotto, intorno al mare”: l’osservazione dall’alto con un elicottero garantisce al programma le immagini che accompagnano l’esplorazione degli ottomila chilometri di coste, il racconto e il percorso di ogni puntata. La subacquea offre spettacolari immagini da 0 a 100 metri di profondità, grazie al team di giornalisti e documentaristi subacquei formato da alcune delle migliori firme del settore come Roberto Rinaldi, Alessandro Beltrame e Luca Coltri. Prezioso contributo al programma viene dato come di consueto dagli esperti Egidio Trainito e Riccardo Fiorina e dagli immancabili scienziati Giorgio Calabrese e Corrado Piccinetti. La regia del programma e’ affidata anche quest’anno ad un collaudato gruppo di registi. Confermato anche Fabrizio Gatta per le curiosita’, le novita’ e gli avvenimenti di attualità. Il produttore esecutivo del programma e’ Maria Rossella Arcidiacono.
In collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole, si confermano gli appuntamenti tradizionali del programma: Donatella Bianchi e il prof. Corrado Piccinetti, presenteranno in ogni porto gli aspetti dell’evoluzione della pesca, con un’indagine informale sullo stato delle risorse ittiche lungo le coste italiane. Nei banchi dei mercati ittici del nostro Paese, verra’ proposta ogni settimana una specie ittica e verra’ fornito un “borsino” con i prezzi minimi e massimi, al dettaglio e all’ingrosso, del pesce fresco e congelato, di allevamento e di cattura, al fine di rendere i consumatori sempre piu’ consapevoli ed informati. Un ulteriore approfondimento sulle specie ittiche trattate in ogni puntata sara’ dato dal popolare nutrizionista prof. Giorgio Calabrese, che ne evidenziera’ le caratteristiche, proponendo una ricetta locale, con l’aiuto di uno chef.
Indispensabile per la realizzazione del programma la collaborazione dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dell’Aeronautica e della Marina Militare, della Polizia di Stato, delle Capitanerie di Porto, del Corpo Forestale, della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco.
Agipress
martedì 3 giugno 2008
Residence Villaggio Piras
Residence Villaggio PirasLa Maddalena - Residence La Maddalena
Tel: 0789736529
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DESCRIZIONE
L'Isola di La Maddalena, si trova a Nord-Est della Sardegna ed è la maggiore delle sette Isole che ne costituiscono l'omonimo Arcipelago, Parco Nazionale dal 1996. Unica Isola delle "Sette Sorelle" (La Maddalena, Caprera, Santo Stefano, Spargi, Budelli, Santa Maria e Razzoli)ad essere abitata, è conosciuta per il suo mare cristallino, le sue incredibili trasparenze e le coste granitiche che la rendono davvero unica.
Proponiamo nell'Isola, varie possibilità di soggiorno, dall'appartamento alla villetta in varie località dell'Isola dal centro storico ricco di vita, alle zone residenziali, sul mare. La Maddalena, offre tutti i servizi che permettono di vivere al meglio una vacanza, senza rinunciare a niente. E' possibile visitare le Isole con le mini crociere nell'Arcipelago, con lunghe soste per i bagni e pranzo a bordo, fare una passeggiata a cavallo, visitare il museo di Garibaldi di cui quest'anno ricorre il bicentenario della nascita, o semplicemente passeggiare per il corso e visitare le bancarelle del mercatino estivo. Le spiagge sono tutte libere, alcune sono attrezzate con noleggio sdraio, ombrelloni, pedalò oltre che Bar sulla spiaggia. Da quest'anno, la vacanza per i nostri amici a 4 zampe è più piacevole: sull'isola di Caprera, sono state dedicate 2 spiagge ai nostri fedeli amici con libero accesso.
Isola di La Maddalena... in Vacanza con noi!!!
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Un fine settimana per conoscere meglio un pezzo di Sardegna
Un fine settimana per conoscere meglio un pezzo di Sardegna.Con questo slogan, e per la prima volta, l'Unione dei Comuni Basso Campidano di Cagliari entra a far parte del circuito della manifestazione Monumenti Aperti. I centri interessati sono: Monastir, Nuraminis, Samatzai, San Sperate, Ussana e Villasor, che compongono un gruppo omogeneo.
Con il loro inserimento intendono far pesare sulla bilancia della cultura regionale luoghi unici nell'ambito isolano. I monumenti che verranno aperti al grande pubblico, se da un lato sono conosciuti a livello locale, altrettanto non può dirsi a livello regionale.
Per l'occasione il turista potrà vedere, nel raggio di dieci km, dei siti che probabilmente ancora non conosce.
I monumenti abbracciano un arco temporale che va dal prenuragico (Monastir) al nuovo museo della casa del fabbro ospitato in una tipica costruzione in ladiri (Samatzai), passando per le terme del periodo romano (Ussana) e chiese del XII e XIII secolo (Ussana e Monastir); si potranno visitare le parrocchiali dei diversi paesi (Ussana, Samatzai, Villasor e Nuraminis), o la chiesa di sant'Antioco con l'ex convento dei Cappuccini (Villasor), oppure le secentesche chiese di santa Barbara (Samatzai), di san Giovanni (San Sperate) o di san Lussorio (Nuraminis); il Museo del Crudo, il Casino del barone Tola e i Murales (San Sperate) e il castello Siviller di Villasor.
Durante la visita di questi monumenti il turista potrà notare lo sforzo che le varie amministrazioni stanno compiendo nel recuperare i vari siti storici.
Dai programmi di ciascun Comune appare chiaro che il visitatore non avrà a disposizione il solo monumento da vedere, ma anche la possibilità di assistere ad iniziative di carattere culturale che nei vari paesi si terranno con mostre, musica e teatro, e partecipare ad una cena tra amici gustando cibi tradizionali e ascoltando musica. In maniera collettiva i sindaci intendono ringraziare pubblicamente quanti hanno dato la loro disponibilità per la riuscita di questa manifestazione sia a livello locale che di Unione dei Comuni.
È chiaro che l'invito a visitare e conoscere i monumenti di questi centri non è rivolto solo al cittadino confinante, ma è esteso a quanti vogliono e desiderano trascorrere un fine settimana in questi centri pervasi d'arte, di memoria storica e di monumenti antichi.
L'Unione dei Comuni rivolge, a nome delle Amministrazioni Comunali che rappresenta, un caloroso saluto di benvenuto a quanti vorranno far visita ai loro Monumenti Aperti.
I sindaci
Ignazio Puddu - Monastir
Luciano Cappai - Nuraminis
Alberto Pilloni - Samatzai
Antonio Paulis - San Sperate
Emidio Contini - Ussana
Walter Marongiu - Villasor
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lunedì 2 giugno 2008
Euro 2008: Riva e il suo '68 'contestazioni e europeo'
Il '68 di Gigi Riva e' il ricordo di un trionfo sportivo, e insieme anche di un mondo in via di cambiamento. Quaranta anni fa la nazionale azzurra vinceva il suo unico titolo Europeo e quella dei giovani provava a cambiare l'Italia. "Vivevo a Roma, e respiravo anche io quel clima di mutamenti: c'era anche esibizionismo, c'era troppa violenza. Ma dietro tutto ciò, ricordo soprattutto la voglia dei ragazzi di crescere, camminare con le proprie gambe e ragionare con la propria testa", dice Rombo di Tuono. Riva è ancora oggi, a 64 anni, il calciatore che ha segnato più gol in nazionale, 35 in tutto.
Al nuovo Euro 2008 va da team manager azzurro; un ruolo che ha fatto di Coverciano e della nazionale casa sua. "Ho perso il conto di quanti ritiri ho fatto", dice l'ex attaccante del Cagliari, convocato per la prima volta in azzurro il 27 giugno del 65. L'8 giugno di tre anni dopo, con il 2-0 alla Jugoslavia nella finale bis ed un suo gol (doppiato da una prodezza in semirovesciata di Anastasi), Riva colse il primo successo azzurro.
"In quell'anno - è il ricordo di Riva - vivevo a Roma, quando vincemmo l'Europeo infatti stavo finendo il militare. Ma in caserma non andavo mai: quando passai a ritirare il congedo, sulla branda trovai un cartello, 'al milite ignoto'. Pensavo sarebbero stati diciotto mesi persi, invece che esperienza... Al Jackie 'O non andavo, farsi beccare in foto sarebbe stata una rovina. E neanche alle contestazioni, girare in divisa era l'unico obbligo che mi rimaneva. Però conoscevo tanti di quei ragazzi con jeans e poi, negli anni successivi, l'eskimo. E li capivo: dove c'é una contestazione c'é sempre qualcosa di giusto". Oggi, è la considerazione di Riva, il '68 e' forse un ricordo lontano, oggetto anche di revisionismi. "Ma quella rivoluzione era semplicemente inevitabile: non fosse stato il '68, sarebbe stato il '69 o il '70. I giovani dovevano cambiare il mondo: erano considerati, eravamo considerati bambini che non avevano diritto di parola e di pensiero nella vita e nella politica. Quelli che contestavano erano fior di ragazzi, studenti, figli di borghesi. Non avevano un loro futuro, e se lo sono preso''. Nel suo piccolo, anche Riva fece una piccola rivoluzione, inventando la nazionale militare con Zoff, Prati, Merlo: "Noi vincevamo, e io strappavo al maggiore permessi che fino ad allora neanche si sognavano".
"Quelli - ricorda ancora Riva pensando alle 'mode' e ai modi - sarebbero stati gli anni dei capelloni, dei jeans. Il calcio è sempre qualche passo indietro, ma quei ragazzi venivano a contestare davanti al pullman della nostra nazionale. Li capivo. E invidiavo un po' quei capelli, io riccio e sfigato che non riuscivo ad allungarli più di tanto...". Ma un rivoluzionario, un innovatore, lo aveva anche il calcio. Era Gigi Meroni.
"L'ho conosciuto in un ritiro del '66, verso i Mondiali di Inghilterra. Era un buono, un solitario. E' soprattuto era l'idolo dei ragazzi. Parlavamo la stessa 'lingua', lui di Como e io di Varese. Aveva una tecnica eccezionale, palla al piede, ed era il vero ribelle del nostro mondo. Erano anche gli anni dei Beatles, Gigi sembrava uno di loro". Poi nel '67 la tragica fatalita' dell'incidente che uccise la farfalla granata, privando il calcio del più sessantottino dei ragazzi di allora In quell'anno di fermenti, altri ragazzi italiani lasciarono il segno in altri libri di storia, quelli calcistici.
"La vittoria dell'Europeo ci liberò da un piccolo incubo: non si vinceva nulla dal Mondiale del '38 - ricorda Riva - e due anni prima avevamo patito l'onta della Corea, in Inghilterra. Ricordo che nella finale bis Valcareggi era incerto se farmi giocare o no, avevo la pubalgia. Io dissi, mi faccia cominciare, poi se non ce la faccio esco...E una volta dentro, chi mi toglieva. Segnai l'1-0 e feci in tempo a sbagliarne altri due. Poi la notte una festa incredibile, girai a piedi la città fino a ritrovarmi all'aeroporto all'alba". Da allora, una vittoria all'Europeo non è più riuscita all'Italia.
"Ma non mi piace parlare di tabù da sfatare - dice Riva - Nel 2000 eravamo andati vicinissimi, incredibile quel golden gol di Trezeguet. E anche nel 2004 eravamo una bella squadra, ma quello scandaloso 2-2 tra Svezia e Danimarca...non esultarono, per non vergognarsi. E poi il '96: uscimmo per differenza reti dopo aver messo sotto la Germania di Vogts, che mi marcava a Messico '70. Mi disse 'che lezione': ma Zola sbagliò il rigore, Russia e Repubblica Ceca si fecero un pari di comodo. E finì con noi a casa e la Germania campione". Ora, un'altra Italia e un altro Europeo. "Una nazionale forte: in due anni nessuno mai l'ha messa sotto". Come quei giovani del '68, neanche i ragazzi azzurri di oggi ci stanno a farsi imporre da altri il futuro.
Fonte:
http://www.ansa.it
Al nuovo Euro 2008 va da team manager azzurro; un ruolo che ha fatto di Coverciano e della nazionale casa sua. "Ho perso il conto di quanti ritiri ho fatto", dice l'ex attaccante del Cagliari, convocato per la prima volta in azzurro il 27 giugno del 65. L'8 giugno di tre anni dopo, con il 2-0 alla Jugoslavia nella finale bis ed un suo gol (doppiato da una prodezza in semirovesciata di Anastasi), Riva colse il primo successo azzurro.
"In quell'anno - è il ricordo di Riva - vivevo a Roma, quando vincemmo l'Europeo infatti stavo finendo il militare. Ma in caserma non andavo mai: quando passai a ritirare il congedo, sulla branda trovai un cartello, 'al milite ignoto'. Pensavo sarebbero stati diciotto mesi persi, invece che esperienza... Al Jackie 'O non andavo, farsi beccare in foto sarebbe stata una rovina. E neanche alle contestazioni, girare in divisa era l'unico obbligo che mi rimaneva. Però conoscevo tanti di quei ragazzi con jeans e poi, negli anni successivi, l'eskimo. E li capivo: dove c'é una contestazione c'é sempre qualcosa di giusto". Oggi, è la considerazione di Riva, il '68 e' forse un ricordo lontano, oggetto anche di revisionismi. "Ma quella rivoluzione era semplicemente inevitabile: non fosse stato il '68, sarebbe stato il '69 o il '70. I giovani dovevano cambiare il mondo: erano considerati, eravamo considerati bambini che non avevano diritto di parola e di pensiero nella vita e nella politica. Quelli che contestavano erano fior di ragazzi, studenti, figli di borghesi. Non avevano un loro futuro, e se lo sono preso''. Nel suo piccolo, anche Riva fece una piccola rivoluzione, inventando la nazionale militare con Zoff, Prati, Merlo: "Noi vincevamo, e io strappavo al maggiore permessi che fino ad allora neanche si sognavano".
"Quelli - ricorda ancora Riva pensando alle 'mode' e ai modi - sarebbero stati gli anni dei capelloni, dei jeans. Il calcio è sempre qualche passo indietro, ma quei ragazzi venivano a contestare davanti al pullman della nostra nazionale. Li capivo. E invidiavo un po' quei capelli, io riccio e sfigato che non riuscivo ad allungarli più di tanto...". Ma un rivoluzionario, un innovatore, lo aveva anche il calcio. Era Gigi Meroni.
"L'ho conosciuto in un ritiro del '66, verso i Mondiali di Inghilterra. Era un buono, un solitario. E' soprattuto era l'idolo dei ragazzi. Parlavamo la stessa 'lingua', lui di Como e io di Varese. Aveva una tecnica eccezionale, palla al piede, ed era il vero ribelle del nostro mondo. Erano anche gli anni dei Beatles, Gigi sembrava uno di loro". Poi nel '67 la tragica fatalita' dell'incidente che uccise la farfalla granata, privando il calcio del più sessantottino dei ragazzi di allora In quell'anno di fermenti, altri ragazzi italiani lasciarono il segno in altri libri di storia, quelli calcistici.
"La vittoria dell'Europeo ci liberò da un piccolo incubo: non si vinceva nulla dal Mondiale del '38 - ricorda Riva - e due anni prima avevamo patito l'onta della Corea, in Inghilterra. Ricordo che nella finale bis Valcareggi era incerto se farmi giocare o no, avevo la pubalgia. Io dissi, mi faccia cominciare, poi se non ce la faccio esco...E una volta dentro, chi mi toglieva. Segnai l'1-0 e feci in tempo a sbagliarne altri due. Poi la notte una festa incredibile, girai a piedi la città fino a ritrovarmi all'aeroporto all'alba". Da allora, una vittoria all'Europeo non è più riuscita all'Italia.
"Ma non mi piace parlare di tabù da sfatare - dice Riva - Nel 2000 eravamo andati vicinissimi, incredibile quel golden gol di Trezeguet. E anche nel 2004 eravamo una bella squadra, ma quello scandaloso 2-2 tra Svezia e Danimarca...non esultarono, per non vergognarsi. E poi il '96: uscimmo per differenza reti dopo aver messo sotto la Germania di Vogts, che mi marcava a Messico '70. Mi disse 'che lezione': ma Zola sbagliò il rigore, Russia e Repubblica Ceca si fecero un pari di comodo. E finì con noi a casa e la Germania campione". Ora, un'altra Italia e un altro Europeo. "Una nazionale forte: in due anni nessuno mai l'ha messa sotto". Come quei giovani del '68, neanche i ragazzi azzurri di oggi ci stanno a farsi imporre da altri il futuro.
Fonte:
http://www.ansa.it
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